martedì 5 dicembre 2023

Chiaroscuri autunnali

 Nuvole basse sui monti d'intorno

Le dita gelate incontrano il freddo

I chiaroscuri nella nebbia lontana

Svelano di sottecchi il mistero dei boschi


Ricordi di giardini fiabeschi

Tornano alla mente guidando

Nel mentre le nuvole si alzano

Sontuosa è sui monti la prima neve

martedì 25 luglio 2023

Consolazione

Dove trovare consolazione?

Nella musica? In un suono?

Il canto di una cicala.

In un tocco?

Fugace sfiorarsi di mani.

In un ragionamento?


La razionalità consola?

A volte mi sento

A volte mi sento

Come se avessi dimenticato

Di fare qualcosa di importante 

O come se qualcosa di importante

Potesse non avvenire

A causa della mia dimenticanza


Poi mi guardo intorno, vedo persone

Osservo una donna che cammina con la famiglia

Il pantalone le cade male, sicuramente le dà fastidio

Allora entro per ipotesi nella sua mente

Anche lei non è perfetta, ha dei fastidi e se li tiene

Forse è brava sul lavoro, forse no

Forse è serena, forse no

Avrà incertezze, indecisioni

Oppure è tranquilla e trasmette pace

Non so, ormai è passata

Una delle tante persone di cui non conoscerò mai il nome

martedì 14 marzo 2023

Oggi sono grata


Oggi sono grata

per l'accoglienza a Michele

contrasto alla malinconia

per la pazienza verso Marco

che prende fiducia di giorno in giorno 

per Chiara fragile e forte,

che forse sta trovando la sua strada.

 

Per il caffè schifoso

che pure ho potuto bere

per le visite mediche

che pure possiamo fare

per quel po' di pioggia

che è meglio di niente 

per la musica che abbiamo fatto ieri sera

che lascia un buon sapore più del caffè


Per la macchina aggiustata

che mi porta dove serve

per il tempo ritagliato

che permette qualche respiro

per le mille cose da fare

che non lasciano che io mi annoi.

 

Non pensare al futuro incerto

meglio gustare il giorno finché è tranquillo

sabato 18 febbraio 2023

Lavatrice e ricordi

 Nel fine settimana, quando carico la lavatrice, mi trovo spesso a dover togliere i guanti di gomma per allacciare la cerniera a una felpa, oppure per rivoltare una manica o la gamba di un pantalone.

 Immagino che succeda più o meno a tutti, specialmente in una famiglia numerosa, con bambini piccoli o anche solo quando uno o più membri della famiglia tornano a casa stanchi dal lavoro, la sera, e nel togliersi gli indumenti impolverati non prestano attenzione alle maniche o alle cerniere...

In base allo stato d'animo con cui ho iniziato a occuparmene, la mia reazione a volte è stizzita: ma insomma, possibile che non si pensi mai a chi deve caricare la lavatrice e al fatto che togliere e mettere i guanti è una scocciatura?! A volte, invece, rifletto sul passato e penso che le maniche rivoltate, le cerniere non chiuse spesso sono quelle di Michele.

Michele non può chiudere le cerniere, maniche e pantaloni della tuta sono spesso difficili da mantenere diritti e non rivoltati, a causa dei suoi problemi di salute: l'emiparesi e gli altri acciacchi, che non lo mettono in grado di ragionare correttamente sui movimenti da fare, sono sempre lì a ricordarci il passato.

Passato, che incombe sempre sulle nostre vite, come i rami di un albero ombroso che tolgono luce al presente.

Il fastidio per i guanti lascia spazio alla tenerezza per il ragazzo e per i fratelli, anche quando sono loro, normodotati, ad aver trascurato di rivoltare le maniche e chiudere le cerniere...

domenica 17 aprile 2022

Come un merlo su un albero

 

Osservo le auto dall’alto

di questa betulla frondosa

lontane sul nastro d’asfalto

rincorrono mete fumose


Ascolto rumori vicini

formiche che salgono lente

i picchi che cercano larve

delle foglie i ventosi fruscii


L’altrieri un fucile ho scampato

quest’oggi ho sfuggito un furetto

la fuga da quando son nato

conosco in ogni suo aspetto


Mi dicon che pure gli umani

non abbiano facile vita

fra loro si fanno avversari

per noia si arrecan ferite


Che pena, quei poveri umani!

Non sete li muove alla guerra

non fame fra loro li sbrani

bensì l’odio cieco li afferra


Che pena gli umani, che pena!

Si uccidon fra loro per gioco

non servon neppur come preda

a estinguer della fame il fuoco


Potrebbero viver tranquilli

di tutto il creato padroni

e invece fra scoppi e lapilli

si scannano al suon dei cannoni


Fra lor qualche voce si sente

che dice di metter dei fiori

nei loro cannoni solerte

prima di farsi tutti fuori


L’umana specie è preda di se stessa

niente di diverso dalla Natura

solo un po’ più di consapevolezza

del sentirsi preda maggior paura


All’Uomo che credeva di viver meglio

di noi poveri merli che ogni giorno

rischiam di esser mangiati per contorno

mi sentirei di dare un consiglio


Vivi la vita e lasciala vivere

 

sabato 2 aprile 2022

Ragazzo dal ciuffo

 

Luce passa a stento

fra i capelli scuri

chiusi a mo' di schermo

dagli sguardi acuti

Elmo d'ordinanza

di un moderno cavaliere

quale in lontananza

potresti apparire

Lotti contro draghi

e nemici misteriosi

antieroi armati

di pensieri fastidiosi

Nella mente lotti

con le unghie e con i denti

stanco ti riposi

notte e giorno, quando riesci

Non c'è tregua a questa lotta

contro le ombre antiche

che scuriscon l'orizzonte 

di una vita in divenire

 

Lotta, lotta ragazzo dal ciuffo

siamo attenti ad ogni spiraglio

di rinascita da ogni sbaglio

di perdono degli altri e di sé

 

Lotta ragazzo, lotta

fronte scevra da oscuri pensieri

luce passi fra i capelli neri

metta ordine dentro di te