sabato 18 aprile 2009

Luis Sepulveda

Tempo fa ho letto due libri di Sepulveda uno di seguito all'altro: "La lampada di Aladino" (Guanda, 2008) e "Incontro d'amore in un paese in guerra" (Guanda, 1997), nello stile piuttosto simili fra loro.
Raccontano storie brevi di persone normali, le cui vite hanno preso direzioni non sempre piacevoli, a volte frutto di scelte forti (per esempio, scelte politiche contrarie al regime), a volte frutto del caso o della sfortuna. Non sono tematiche allegre, pero' fanno riflettere sulla vita degli altri e sulla dignita' dell'Uomo.

venerdì 17 aprile 2009

"L'Emigrazione"

Libro fotografico, autrice Paola Corti docente di Storia Sociale all'Universita' di Torino.
Lo si sfoglia e risfoglia con interesse, quasi fosse un album di famiglia. Le parti descrittive guidano il lettore attraverso viaggi che hanno cambiato - non sempre in meglio - la vita di intere famiglie. Gli sguardi malinconici e nel contempo speranzosi dei personaggi nelle foto fanno riflettere: gli emigranti di oggi, che vengono nel nostro Paese, probabilmente provano gli stessi sentimenti contrastanti, di cui forse noi non ci accorgiamo perche' nascosti dal colore scuro della pelle, o perche' dissimulati dietro espressioni del viso dignitose e composte.
Editori Riuniti (1999).

"La Croda Bianca"

In questo libro il triestino Sergio Pirnetti racconta il passaggio degli abitanti di una localita' alpina nei primi del '900 dalla vita di contadini, ammiratori da lontano di questa inviolata montagna, alle prime audaci scalate, alle sfide condotte con il tipico rispetto degli amanti della montagna, fino allo sfruttamento da parte del turismo di massa; la conclusione contiene un insegnamento morale.
Lo stile e' piano, le conversazioni fra i personaggi condotte in dialetto locale; nell'insieme e' piacevole, riflessivo.
Edizioni L'Arciere Vivalda Editori (1978).

"Gente in cammino"

L'autrice e' Malika Mokeddem, una donna medico algerina di origine Tuareg, che attualmente vive in Francia; il testo e' autobiografico. Nella narrazione, la descrizione dei meccanismi per i quali molti nomadi sono diventati stanziali. Ancora piu' interessante e' capire il meccanismo perverso secondo il quale il popolo algerino, tradizionalmente islamico moderato, sia diventato vittima del fondamentalismo importato da altre nazioni: il governo algerino, sbagliando enormemente, affido' la gestione delle scuole elementari e medie proprio a esponenti estremisti di bassa cultura invece che a insegnanti preparati e moderati. Come condurre un popolo alla rovina culturale e sociale...
Giunti (1994).

"Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi"

Tempo fa ho letto questo romanzo direi interessante e consigliabile, ma anche sconcertante sotto alcuni aspetti, autore Tom Robbins (2000).
Ci ho impiegato piu' del dovuto, perche' lo stile e' a mio parere assai poco lineare e, specialmente nella prima meta' del libro, spesso bisogna rileggere piu' volte ogni frase per riuscire a capire che cosa intenda l'autore. Qualcuno dira': embe', perche' l'hai voluto portare comunque a conclusione? Perche', in realta', e' divertente e avvincente. Se, a fine giornata, non si e' vinti dalla stanchezza lavorativa, si puo' anche accettare la sfida di questo autore, il cui scopo sembra quello di farvi cedere le armi per via... Comunque, qua e la' ci sono degli spunti di riflessione su temi vari, che rendono il testo, a mio parere, degno di essere letto a prescindere dalla pedanteria di alcune argomentazioni.

"C'era una volta una principessa - Storie raccontate dai pittori"

Tempo fa ho letto questo testo di Marie Bertherat, lettura breve idealmente per ragazzi, ma gradevole anche per gli adulti.
Vi si prendono in esame 17 quadri dal 1400 in poi, che ritraggono principesse realmente esistite, oppure personaggi di fiabe o leggende. L'autrice dedica a ogni opera un capitolo e racconta la storia della protagonista, commentando al termine del capitolo stesso la modalita' espressiva con cui il pittore ha ritratto il personaggio. Interessante.
EL Edizioni (2001).

"Siddharta"

Giorni fa ho riletto "Siddharta" di Hermann Hesse, che avevo gia' letto almeno una volta molti anni fa e di cui ricordavo pochissimo.
Come molti - penso - sanno, e' un testo particolare, un po' poesia, un po' racconto, un po' saggio. Il modo di scrivere di Hesse addolcisce anche le tematiche piu' dure, come la morte, la vita in poverta'. E sembra voler aprire la mente a un modo piu' sereno di affrontare i problemi della vita. Dopo aver passato anch'io alcuni eventi dolorosi - che sicuramente ancora non avevo affrontato all'epoca della precedente lettura ed ero quindi ignara in senso assoluto di quello che la vita puo' riservare... - leggo le vicende di Siddharta in una luce nuova e mi sembra di capire meglio quanto questo personaggio assomigli in questo senso a chi "ha vissuto".
Il fatto che Siddharta trovi consolazione e ispirazione da riflessioni indipendenti, tutto sommato, dalle religioni mi sembra a sua volta consolatorio e interessante. Anche se l'interpretazione di Siddharta si basa sulla metempsicosi e tradizioni simili, mi piace comunque la sua accettazione di tutto (bene e male, vita e morte, etc.) come espressione della Natura: questo ragionamento mi affascina ed era gia' "mio" prima di riscoprirlo in questo testo. Ovviamente bisogna prendere questo ragionamento con le pinze, perche' si rischierebbe di giustificare ogni attivita' dannosa dell'Uomo come espressione della sua natura...

"La breve favolosa vita di Oscar Wao"

L'autore di questo romanzo e' Junot Diaz, statunitense di origine dominicana. Prima di leggerlo, non avevo idea che nella repubblica Dominicana ci fosse stata una dittatura cosi' pesante e duratura (30 anni). Mi hanno molto colpito le descrizioni, peraltro permeate di ironia, delle crudelta' gratuite perpetrate da Trujillo e dai suoi scagnozzi sulla popolazione. E' una vera sofferenza accorgersi ancora una volta di quanta cattiveria debba subire molta gente... una vera sofferenza pensare che queste cose avvengano tutti i giorni, da qualche parte del mondo...
La scrittura e' sciolta, talvolta fin troppo disinvolta (diciamo colorita). Un modo come un altro per sdrammatizzare gli argomenti trattati: scherzarci su, dicendo anche qualche parolaccia, li rende sicuramente piu' "digeribili" che se fossero descritti pedissequamente e crudamente.
Mi e' piaciuto.
Mondadori Strade Blu (2007)