domenica 7 giugno 2009

"Il gioco della mosca"

Autore: Andrea Camilleri

Si presenta come un vocabolario, in realta' (come spiega l'autore all'inizio) tale struttura e' servita al solo scopo di organizzare meglio i microracconti contenuti nel libro. Direi che e' uno dei piu' divertenti libri di Camilleri, del tutto privo dei riferimenti scabrosi e angoscianti presenti in altre sue opere (quali: "La presa di Macalle'" e "Un sabato, con gli amici"). Piacevole, scacciapensieri.

Per chi volesse sapere di piu' sull'autore: sito personale di Andrea Camilleri.

Sellerio, 1997

"Le mie pulci"

Titoletto in 4a di copertina: Trattatello semiserio di un politico entomologo sulle proprie e le altrui pulci; questioni teoriche e pratiche su come l'autore divenne un esperto di pulci, le pulci fecero la storia, le arti videro le pulci, l'autore passo' dalle pulci alle api e ritorno' alla politica.
Autore: Giovanni Berlinguer.
Libretto molto divertente, in cui l'autore spiega con piglio ironico quale fu il percorso accademico e di studio con il quale approfondi' le tematiche inerenti questi insetti. Non mancano i riferimenti, peraltro godibili, al suo credo politico.
Interessanti le teorizzazioni storiche sul ruolo svolto dai gatti in relazione ai ratti e alle loro pulci: sembra di capire meglio anche gli avvenimenti generalmente oggetto di studio nei programmi ministeriali...
Belle anche le stampe antiche, che alleggeriscono ulteriormente il testo.
Editori Riuniti (1988).

"Allegro ma non troppo"

Sottotitolo: Pepe, vino (e lana) come elementi determinanti dello sviluppo economico nell'eta' di mezzo / Le leggi fondamentali della stupidita' umana.
Autore: Carlo M. Cipolla.
L'ho letto appena dopo "Le mie pulci" (testo in cui si parla anche dell'incontro fra G.Berlinguer e C.Cipolla) e l'ho trovato altrettanto godibile. Trovandolo piu' sintetico e piu' breve, mi e' spiaciuto un po', al termine della lettura, lasciare questo filone storico-ironico per tornare ai ragionamenti della vita di tutti i giorni...
Nela prima parte, molto interessanti (con il dovuto ridimensionamento delle parti scherzose) le ragioni della fine del feudalesimo e dello sviluppo della borghesia contabile.
La seconda parte del libretto inizialmente mi e' parsa piuttosto sgradevole: mi urtava questa categorizzazione degli "stupidi" rispetto ai "non stupidi" e stavo per liquidare il libro. Mi sono forzata a proseguire la lettura, ritrovando l'ironia (che sembrava sparita) e, tutto sommato, la condivisibilita' di alcune asserzioni.
Ed. Il Mulino (1988).

"Paura della matematica"

Autore: Peter Cameron.
Scritto in prima persona, racconta vicende del passato con riferimenti autobiografici, approfondendo gli aspetti psicologici e le impressioni spesso malinconiche associati a queste vicende. Il punto di vista e' senz'altro interessante e talvolta condivisibile, denotando profondita' e sensibilita'. Tuttavia preferisco autori meno immalinconiti, piu' reattivi alle alterne vicende della vita.
Per chi volesse sapere di piu' sull'autore: sito ufficiale di Peter Cameron
P. Cameron (1986 e 2008); Adelphi (2008).

Questo libro e' stato il primo regalo "consapevole" da parte del maggiore dei miei figli (Michele, 6 anni e mezzo all'epoca), pertanto ha per me un valore maggiore rispetto a quanto gli attribuisca dal punto di vista letterario.