mercoledì 1 settembre 2010

"Alunno dislessico è insufficiente in diverse materie? No alla bocciatura che si basi solo sul rendimento senza tenere conto della situazione globale"

Dal sito di informazione giuridica: http://www.studiocataldi.it

"L’alunno affetto da dislessia non puo' essere bocciato anche se ha riportato insufficienze gravi in diverse materie. E' infatti necessario un giudizio globale che tenga conto della complessa situazione dell’alunno. E' questo il principio di diritto enunciato dal Tar Lazio, in particolare dalla terza Sezione Bis, con la sentenza 31203 depositata il 23 agosto scorso. I giudici di legittimita' hanno infatti specificato che il non tenere conto del disturbo di apprendimento del minore determina l’illegittimità del provvedimento che decide sulla bocciatura. Secondo la ricostruzione della vicenda, i genitori dell’alunno dislessico avevano fatto ricorso lamentando il fatto che i professori, nel bocciare il minore, non avevano tenuto conto della complessita' della situazione che l’alunno dislessico viveva quotidianamente, ma si erano limitati solo a considerare il rendimento del minore, emettendo su questo presupposto la bocciatura. Inoltre, in tempi non sospetti, il padre del minore richiedeva l’ausilio di un insegnante di sostegno per colmare deficit dell’apprendimento. Il padre aveva quindi eccepito che i limiti di apprendimento del figlio erano da attribuirsi in parte alle inadempienze dell’istituto che non aveva affiancato al minore un insegnante di sostegno. Su ricorso proposto dal padre dell’alunno bocciato, il Tar ha così ritenuto come illegittima la bocciatura emessa solo sulla base del rendimento e, annullando il provvedimento impugnato dal genitore del minore per “disparità di trattamento”, ha specificato in particolare che "deve potersi esigere dalla consiglio dei docenti di tenere espresso conto, in sede di formulazione del giudizio finale, di tutti gli altri elementi di valutazione imposti dalla legge, diversi (dislessia) da quello prettamente tecnico dell'esito dei risultati tecnici conseguiti. Orbene il Collegio non ravvisa nell'impugnato giudizio e nel suo iter logico, quale emerge dagli atti prodotti in giudizio, la rispondenza a detti principi e finalità. Infatti, per quanto attiene agli altri elementi diversi (dislessia), non è dato individuare nell'atto in esame alcuna autonoma e comparativa valutazione, cosi' come la normativa vigente prescrive. Ed invero il Consiglio dei docenti, nella formulazione del giudizio di non promozione, ha chiaramente omesso di far menzione e di valutare nella sua globalita' la particolare situazione dello alunno (dislessia)"."

(Data: 30/08/2010 10.00.00 - Autore: Luisa Foti)

mercoledì 28 luglio 2010

Figli bamboccioni? Ecco una guida della Cassazione per mamma e papa'

Dal sito di informazione giuridica: http://www.studiocataldi.it

Figli bamboccioni?
Ecco una guida della Cassazione
per mamma e papa'


"A fronte del crescente numero di cosiddetti figli 'bamboccioni' disposti a trascinare mamma e papa' sino davanti alla suprema Corte per chieere di essere ancora mantenuti, la Cassazione ha dettato le regole su come i genitori si debbono comportare delineando entro quali limiti le richieste si possono considerare legittime e quando invece si tratta di pretese assurde. Ecco secondo Piazza Cavour quando ci si può rifiutare di mantenere i figli. Tanto per cominciare gli eterni fuori corso si possono scordare il mantenimento. Secondo gli Ermellini questi sono "colpevoli in primis del mancato guadagno" e se non rendono sugli studi e' giusto che si mettano a lavorare per rendersi indipendenti. Di certo le eccezioni ci sono, come quando dpo una separazione difficile il figli abbia subito un trauma che lo ha portato ad abbandonare gli studi. In tal caso se il figlio ha trovato un lavoro non adeguato alle sue aspirazioni ha diritto ad essere ancora mantenuto dai genitori. Al contrario si può dire stop al mantenimento anche quando il figlio ha appena raggiunto i 18 anni a solo un mese dall'assunzione a tempo indeterminato. E ciò anche se vi è il "patto in prova di sei mesi". In tal caso è "sufficiente la mera potenzialita' del conseguimento dell'autonomia economica" Di recente la Corte ha dato torto anche ad una 34enne pugliese che continuava a chiedere soldi al Padre anche dopo essere stata assunta come segretaria da un commercialista. La ragazza non aveva neppure "allegato di trovarsi in una situazione di difetto di indipendenza economica" e la Corte ha quindi detto stop al mantenimento. Secondo la Corte, se e' vero che "l'obbligo dei genitori di concorrere tra loro al mantenimento dei figli non cessa con il raggiungimento della maggiore eta' da parte di questi ultimi, ma perdura immutato, finche' il genitore interessato alla declaratoria della cessazione dell'obbligo stesso non dia la prova che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica", va anche considerato che il figlio maggiorenne, "quando agisce per il riconoscimento del diritto al mantenimento, deve allegare una condizione legittimante, cui riferire l'onere del genitore di provarne l'inesistenza"."

(Data: 20/07/2010 9.29.00 - Autore: Roberto Cataldi)

martedì 22 giugno 2010

Cassazione: il pedone è responsabile esclusivo dell'incidente se attraversa di corsa. Anche se sulle strisce

Dal sito di informazione giuridica: http://www.studiocataldi.it

Sentenza della Cassazione
Il pedone è responsabile esclusivo dell'incidente
se attraversa di corsa. Anche se sulle strisce


"Giro di vite della Cassazione contro i pedoni indisciplinati. La Corte ha infatti affermato che il pedone che attraversa di corsa la strada è l'unico responsabile se si verifica un incidente. E poco importa che l'attraversamento sia avvenuto sulle strisce pedonali. Secondo i giudici di Piazza Cavour (Sentenza n. 14064/2010 della terza sezione civile) "il pedone il quale attraversi la strada di corsa sia pure sulle apposite 'strisce pedonali' immettendosi nel flusso dei veicoli marcianti alla velocita' imposta dalla legge, pone in essere un comportamento colposo che puo' costituire causa esclusiva del suo investimento da parte del veicolo". La decisione è stata presa in relazione al caso di una signora Milanese investita da un motociclista mentre attraversava sulle strisce riservate ai pedoni. La donna aveva chiesto il risarcimento per le lesioni subite ma per la Cassazione nessun risarcimento le è dovuto. Il fatto che la donna si trovasse sulle scrisce infatti non la esime dall'essere l'unica responsabile dell'incidente. Come si legge nella motivazione della sentenza il pedone e' l'unico colpevole quando l'investitore "dimostri che l'improvvisa ed imprevedibile comparsa del pedone sulla propria traiettoria di marcia ha reso inevitabile l'evento dannoso, tenuto conto della breve distanza di avvistamento, insufficiente per operare un'idonea manovra di emergenza"."

(Data: 11/06/2010 18.47.00 - Autore: Roberto Cataldi)

domenica 13 giugno 2010

"La gatta" - "Sette dialoghi di bestie"

Autrice: Colette.

Il romanzo "La gatta", per me un po' lento, approfondisce la personalita' di un ragazzo prima e dopo il matrimonio, il cui andamento viene compromesso dalla sua passione per la gattina di casa: a causa di questa predilezione, qualsiasi altra cosa viene messa in secondo piano, moglie compresa. Piu' che la vicenda, direi improbabile, e' interessante il personaggio stesso: egocentrico e immaturo, tutto sommato un esempio non raro nella societa' odierna.

Piu' divertenti i "Dialoghi di bestie", in cui vengono umanizzate le conversazioni fra un gatto e un cane che vivono nella stessa famiglia benestante, con osservazioni talvolta argute.

Notizie sull'autrice: biografia.

1935. Mondadori (1959). [Trovato in bancarella dei libri usati].

mercoledì 2 giugno 2010

"Il ritornello della fame"

Autore: Jean-Marie Gustave Le Clézio

Il romanzo e' riferito alla biografia della madre dell'autore.
Ambientato a Parigi negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale e nel sud della Francia fino al periodo appena seguente la sua conclusione, fa capire con quale subdola gradualita' si sia presentato in Europa il nazismo e quanto ingenuamente sia stato ben considerato dalla borghesia di allora.
Il personaggio principale, Ethel, una ragazzina, aveva intuito cio' che i suoi genitori e tanti loro amici non accettavano e non capivano: l'approssimarsi della disfatta economica e politica.
Profonda l'analisi dei personaggi. Toccante il riferimento agli ebrei deportati dal Vél' d'Hiv a Drancy.

L'autore ha preso il Premio Nobel per la letteratura nel 2008.

Notizie sull'autore: biografia su Nobelprize.org

2008. Ed. Feltrinelli (2009).

"Il meglio che possa capitare a una brioche"

Autore: Pablo Tusset

Divertente giallo scritto in prima persona, quasi una parodia dei racconti di Manuel Vasquez Montalban e del suo detective-gourmet Pepe Carvalho.
Interessante l'analisi del personaggio, scapestrato e talvolta sgradevole nella sfrenatezza con cui conduce la sua vita sballata e tuttavia intelligente e arguto.

2001. Ed. Feltrinelli (2002).

mercoledì 21 aprile 2010

"Il giorno in cui fu ucciso il leader"

Autore: Nagib Mahfuz

Romanzo dal taglio particolare: e' scritto in prima persona, ma la persona cambia in ogni capitoletto.

Ambientato a Il Cairo in una situazione di poverta' generalizzata della popolazione, delusa dall'ennesimo cambio di persone al potere senza che sia cambiato nulla per il popolo. La narrazione ruota attorno alle vicende di due giovani laureati, il cui lavoro nella pubblica amministrazione dopo molti anni non da' loro neppure il denaro necessario a sposarsi.

In passato, dello stesso autore avevo letto il romanzo "Miramar", ambientato ad Alessandria d'Egitto.

Mahfuz (1911-2006), egiziano, ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura 1988.
Notizie sull'autore: biografia su Nobelprize.org

1985, ed. Newton 2005

"L'isola misteriosa"

Autore: Jules Verne.

Edizione integrale (618 pagg.). Scritto nel 1874-'75, si colloca nel periodo del neopositivismo, in cui si ripone grande fiducia nella scienza e nella possibilita' di risolvere qualsiasi quesito mediante una spiegazione di tipo scientifico. Il romanzo e' dall'inizio alla fine testimonianza di questo pensiero: in ogni vicenda i personaggi - specialmente l'ingegner Cyrus Smith - dimostrano grande intelligenza e prontezza, riuscendo invariabilmente a risolvere in modo brillante qualsiasi problema tecnico. Gli eventuali problemi psicologici passano in secondo piano; trattandosi di naufraghi, non viene mai neppure nominata l'assenza di legami famigliari, l'impossibilita' di trovarsi una moglie. Forse perche' non viene mai seriamente messa in dubbio la possibilita' che i naufraghi sarebbero prima o poi riusciti a tornare nel mondo civile... Francamente, dopo un po' questo eccesso di fiducia risulta spossante, nel lettore, tanto da far risultare lo stile narrativo pedante e un po' noioso.
Comunque la trama e' arricchita da spunti interessanti e da colpi di scena che mi hanno permesso, se non altro, di portare a termine la lettura...

2a ed. Marsilio Grandi Classi Tascabili (2005).

"Un ragazzo"

Autore: Nick Hornby

Storia di un ragazzo abituato alla vita comoda e apparentemente spensierata del donnaiolo che vive di rendita, ma con vari problemi psicologici latenti; questi incontra un ragazzino dal vissuto difficile, figlio di genitori separati, madre in crisi. La conoscenza e frequentazione fra i due portera' nuovi equilibri nelle vite di entrambi.

Romanzo interessante e toccante; di questo autore avevo letto anche la raccolta di articoli critici "Shakespeare scriveva per soldi" (2009), divertente e dissacrante.

Ed. Guanda (1998).

venerdì 29 gennaio 2010

Giorno della memoria

Immedesimarsi nell'altro
Basterebbe questo
Per non cominciare neanche
A creare sofferenza

Silvia