giovedì 9 gennaio 2014

Il problema Spinoza

Mi ha molto colpito "Il problema Spinoza" di Irvin D. Yalom, ed. Neri Pozza. Avvincente e ben scritto, fa vivere al lettore la storia (ricostruita) di Spinoza dai giorni di poco precedenti alla scomunica da parte del rabbino Mortera fino al decesso, alternatamente alla storia di Alfred Rosenberg, ideologo e gerarca nazista con problemi esistenziali.
L'autore è uno psichiatra con grandi doti narrative; il testo si basa su dati storici, sui quali "ricama" solo in parte e con alcuni personaggi.
Da leggere.

Al tempo del fiume Amur

Dall'ultima volta in cui ho scritto appunti su libri letti è passato molto tempo e ho letto decine di libri... non recuperabili, ormai!
Ho deciso di riprendere con calma, scrivendo ogni tanto riguardo ai libri più degni di nota.
Ultimamente ho letto "Al tempo del fiume Amur" di Andreï Makine, ed. Passigli, un vecchio libro che ho scelto quasi a caso, alla biblioteca pubblica. Affascinante.
Riporto qui ciò che si legge nei risvolti di copertina (e su siti di libri):

"Tre adolescenti, in preda alle prime 'intuizioni amorose', cercano i segni della bellezza nell'immensità della taiga siberiana, percorsa dal grande fiume Amur. 
In quel loro mondo chiuso e selvaggio, l'ideale femminile s'incarna in una misteriosa passeggera intravista sul treno notturno che attraversa quel paesaggio di neve e di ghiaccio. Il treno, che è la celebre Transiberiana, conduce forse «la sconosciuta dei sogni» verso un mondo favoleggiato e altrettanto sconosciuto? La magica assonanza, infatti, del nome del grande fiume, l'Amur, con la parola francese 'amour' sembra essere la chiave di un destino che comincia allora a inseguire i tre protagonisti.
Romanzo di iniziazione sentimentale, Al tempo del fiume Amur è anche e soprattutto il romanzo della scoperta dell'Occidente, scoperta che avviene in primo luogo proprio grazie a un film francese, visto, rivisto, imparato a memoria: la «magnifica inutilità delle prodezze» di Jean-Paul Belmondo, l'eroe del film, contrasta infatti con la rigida visione di un mondo dove tutto pare regolato in anticipo, dove tutto ha uno scopo."

L'autore è russo naturalizzato francese, celebre in Francia. Trovo che scriva molto bene, usando talvolta espressioni davvero poetiche ed evocative.  

Sulla sicurezza degli smartphone

Il giornalista scientifico Paolo Attivissimo ha pubblicato un interessante articolo, riportante consigli sull'utilizzo degli smartphone in sicurezza: Se regalate il primo smartphone o tablet per Natale ai vostri figli...
I consigli sono rivolti ai ragazzi, ma mi sembrano appropriati per chiunque:
  • "Attivate il GPS solo per le app necessarie. Con pochissime eccezioni, serve soltanto ai pubblicitari e agli stalker per pedinarvi e localizzarvi meglio. E consuma batteria. Attivatelo soltanto per le app di navigazione o di localizzazione per telefonino/tablet smarrito.
  • Controllate spesso che siano disattivati il roaming per voce e dati. Altrimenti la bolletta rischia di essere salatissima.
  • Craccare o fare jailbreak per mettere app a scrocco è stupido, non è cool: vuol dire che siete taccagni. Non pagare ai programmatori i pochi euro che servono per comperare un'app di gioco è da sfigati.
  • Fate un backup dei vostri dati. Se vi rubano il tablet o smartphone o se si rompe, si guasta o vi cade, magari in acqua, e non avete una copia di scorta dei dati, le vostre foto sono perse per sempre insieme a tutti gli altri dati.
  • Non installate app senza un buon motivo. Le app inutili fanno perdere tempo, rallentano il funzionamento e spesso rubano dati personali o password oppure mandano SMS/MMS a pagamento. Voi pagate, loro incassano. 
  • Occhio agli acquisti in-app. Magari il giochino è gratis, ma gli accessori si pagano. Il fatto che basti fare clic o toccare OK non significa che non siano soldi veri. Disattivate gli acquisti in-app o proteggeteli con una password.
  • Specialmente se usate Android, installate un antivirus, per esempio quello di Sophos.
  • Sappiate che siete tracciati. Sempre.  La polizia e gli specialisti della Rete sanno sempre come identificarvi, se fate qualcosa di illegale. Se non vi difendete, lo sapranno anche i pubblicitari e i molestatori. Non pensate mai di essere anonimi. Non lo siete.
  • Usate nomi falsi per gli account di qualunque app o servizio “social”. Non mettete mai nome e cognome: diventa troppo facile trovarvi per qualunque rompiballe.
  • Non parlate/chattate con gli sconosciuti. Là fuori ci sono truffatori e molestatori senza scrupoli, e sono molto abili. Vi fregheranno, anche se voi credete di saperli riconoscere. Lo so: usare identità false in Rete fa parte del mio lavoro. La soluzione più semplice è non dare corda e bloccarli.
  • Non fidatevi delle promesse di privacy di Facebook, WeChat, Instagram, SnapChat e simili. Qualunque foto, una volta che l'avete messa in Rete, può essere salvata, copiata e inviata a chiunque. Qualunque messaggio, per quanto “privato”, può essere intercettato, copiato e ripubblicato. Internet è piena di figuracce fatte in questo modo. Cancellare gli originali non serve a niente.
  • Ricordate che una foto messa online ci resta per sempre. Fra cinque anni, quella vostra fotografia con la bocca a sedere d'anatra, in posa gangsta o con la felpa di Miley Cyrus sarà imbarazzante come la T-shirt di Julio Iglesias di vostra madre. Anche se la cancellate, gli amici ne faranno copie. Sì, anche di quella in cui avete il pisello in mostra. La vedranno i datori di lavoro ai vostri colloqui. Non fatela, che è meglio.
  • Non lasciate incustodito il vostro smartphone o tablet. Costa, specialmente se è un iCoso, e i ladri lo smerciano facilmente. Contiene tutti i vostri fatti personali, che fanno gola ai vostri compagni di scuola. Tenetelo sempre addosso o al sicuro e bloccatelo con un PIN.
  • Tutto quello che è gratis si paga. Non come soldi, ma sotto forma di ficcanaseria. WhatsApp si legge tutti i numeri delle vostra rubrica telefonica, per esempio. Se giocate a Candy Crush, l'app vi userà per farsi pubblicità avvisando tutti i vostri amici che ci state giocando (magari in un momento in cui non dovreste).
  • Non fate agli altri quello che non vorreste che gli altri facessero a voi. È facile prendere in giro qualcuno pesantemente o insultarlo al riparo dello schermo. È anche molto vigliacco.
  • Qualunque proposta troppo bella per essere vera non è vera. La bella ragazza che si offre a voi su Chatroulette e vi invita a fare sesso virtuale è probabilmente un truffatore che vi registrerà mentre vi masturbate e vi ricatterà per non diffondere il video. Benvenuti nella realtà.
  • Non credete a tutto quello che leggete su Internet. Neanche se ve lo dicono gli amici: probabilmente si sono fatti abbindolare anche loro da qualche storia sensazionale ma fasulla. Pensate con la vostra testa e informatevi prima di diffondere qualunque cosa.
  • Usate Internet per imparare, non solo per cazzeggiare. Avete a disposizione tutto il sapere dell'umanità. Avete un privilegio che nessuna generazione, prima di voi, ha mai avuto. Non sprecatevi giocando a Ruzzle.
  • La gente è stronza. Più di quello che immaginate. Più di quello che potete immaginare. Non datele la corda con la quale impiccarvi.
  • Non fate cazzate. E divertitevi."