giovedì 9 gennaio 2014

Al tempo del fiume Amur

Dall'ultima volta in cui ho scritto appunti su libri letti è passato molto tempo e ho letto decine di libri... non recuperabili, ormai!
Ho deciso di riprendere con calma, scrivendo ogni tanto riguardo ai libri più degni di nota.
Ultimamente ho letto "Al tempo del fiume Amur" di Andreï Makine, ed. Passigli, un vecchio libro che ho scelto quasi a caso, alla biblioteca pubblica. Affascinante.
Riporto qui ciò che si legge nei risvolti di copertina (e su siti di libri):

"Tre adolescenti, in preda alle prime 'intuizioni amorose', cercano i segni della bellezza nell'immensità della taiga siberiana, percorsa dal grande fiume Amur. 
In quel loro mondo chiuso e selvaggio, l'ideale femminile s'incarna in una misteriosa passeggera intravista sul treno notturno che attraversa quel paesaggio di neve e di ghiaccio. Il treno, che è la celebre Transiberiana, conduce forse «la sconosciuta dei sogni» verso un mondo favoleggiato e altrettanto sconosciuto? La magica assonanza, infatti, del nome del grande fiume, l'Amur, con la parola francese 'amour' sembra essere la chiave di un destino che comincia allora a inseguire i tre protagonisti.
Romanzo di iniziazione sentimentale, Al tempo del fiume Amur è anche e soprattutto il romanzo della scoperta dell'Occidente, scoperta che avviene in primo luogo proprio grazie a un film francese, visto, rivisto, imparato a memoria: la «magnifica inutilità delle prodezze» di Jean-Paul Belmondo, l'eroe del film, contrasta infatti con la rigida visione di un mondo dove tutto pare regolato in anticipo, dove tutto ha uno scopo."

L'autore è russo naturalizzato francese, celebre in Francia. Trovo che scriva molto bene, usando talvolta espressioni davvero poetiche ed evocative.  

Nessun commento:

Posta un commento