venerdì 17 aprile 2009

"Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi"

Tempo fa ho letto questo romanzo direi interessante e consigliabile, ma anche sconcertante sotto alcuni aspetti, autore Tom Robbins (2000).
Ci ho impiegato piu' del dovuto, perche' lo stile e' a mio parere assai poco lineare e, specialmente nella prima meta' del libro, spesso bisogna rileggere piu' volte ogni frase per riuscire a capire che cosa intenda l'autore. Qualcuno dira': embe', perche' l'hai voluto portare comunque a conclusione? Perche', in realta', e' divertente e avvincente. Se, a fine giornata, non si e' vinti dalla stanchezza lavorativa, si puo' anche accettare la sfida di questo autore, il cui scopo sembra quello di farvi cedere le armi per via... Comunque, qua e la' ci sono degli spunti di riflessione su temi vari, che rendono il testo, a mio parere, degno di essere letto a prescindere dalla pedanteria di alcune argomentazioni.

3 commenti:

  1. Nei lunghi periodi sintattici, si comincia a pensare a tutt'altro e non si capisce piu' nulla, perche' si fa in tempo a dimenticare l'argomento trattato. E' proprio un bel libro!

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  2. Il commento sopra e' stato postato in realta' da Paolo!

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